Sono nata nel 1982 in una casa pieni di libri di storia e politica, in una famiglia dove la testardaggine e i principi sono stati un bottino da custodire.
Mio nonno era tipografo, la prima volta con una penna in mano è stato merito suo. Poi sono arrivati i libri, la tv, i giornali. E questa volta è stato merito della scuola, quella pubblica. Sono stata fortunata: il mio percorso scolastico è stato costellato di straordinarie voci, aperture mentali, docenti attenti e incontri interessanti.
Volevo fare l’inviata di guerra, sono diventata giornalista di città
Da grande ho fatto pace con la mia città.