La questione etica non c’entra. La vicenda Cotrab riguarda proprio tutte e tutti noi | La città delle donne #20

L'interno di un bus

Niccolò Zancan sulla Stampa affronta il caso Cotrab – la vicenda dell’elezione nel ruolo di presidente del consorzio del trasporto locale lucano di Giulio Ferrara, condannato in via definiva per violenza sessuale ai danni di una dipendente – svelando un dettaglio che definisce meglio i contorni della questione.

«Tranne un periodo di sospensione dall’incarico, Ferrara – scrive Zancan – non ha mai smesso di lavorare. È stato rimesso al suo posto con una procura speciale che aggirava il codice etico del Cotrab, nominato presidente, ora è stato riconfermato per un secondo mandato. È una nomina privata, fra società di trasporti. È stata voluta anche da Giuseppe Francesco Vinella, presidente nazionale dell’Anav, l’associazione nazionale dei viaggiatori. Ma se la conferma di Ferrara è un atto privato, il suo ruolo come presidente di Cotrab è pubblico. Per esempio: c’era anche lui in prefettura a riprogrammare i trasporti locali dopo il lockdown».

Giulio Ferrara rientra nelle dinamiche del Cotrab in rappresentanza della Sita Sud srl e nell’assemblea consortile dello scorso 20 agosto è stato eletto dalla collegialità delle aziende del sistema del trasporto pubblico locale.

Il passaggio va letto insieme a un altro approfondimento, firmato da un’altra brava collega, Anna Martino, che per l’agenzia Dire è riuscita a sentire il presidente e amministratore delegato di Sita Sud, Giuseppe Francesco Vinella. «Non ho nulla da dichiarare, sono cose che riguardano la persona fisica e non la persona giuridica. Non so perché si stia enfatizzando una cosa che ha del personale, le società non c’entrano assolutamente nulla».

Questo è il contesto, che tutto è fuorché un contesto personale.

Il codice etico della Sita Sud è pubblico, reperibile online sul sito aziendale.  In caso di azioni contrarie al regolamento, le sanzioni sono gravissime sia per gli operai sia per i dirigenti e, in taluni casi, lì dove la condotta faccia venir meno il rapporto di fiducia o procuri all’azienda «grave nocumento morale e/o materiale» si può arrivare al licenziamento.

Ma c’è un altro passaggio interessante, ed è nella parte del codice etico che riguarda i rapporti con la pubblica amministrazione e le comunità locali. «I rapporti che la società intrattiene, per lo svolgimento delle proprie attività, con pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio devono essere improntati e gestiti nell’assoluto e rigoroso rispetto (…) dei principi fissati nel presente Codice Etico, in modo da non compromettere l’integrità e la reputazione di entrambe le parti».

Ecco perché sono state fuori luogo le parole dell’assessora ai Trasporti della Regione Basilicata, Donatella Merra che ha spiegato di non poter intervenire sulla questione etica. Va detto che nell’edizione odierna del telegiornale regionale è stata più chiara sul fatto che, dal punto di vista di donna, ritenga la presenza di Giulio Ferrara non più accettabile.

In realtà, è da un punto di vista complessivo a non essere più accettabile quella presenza. E con maggior forza non può esserlo per un’istituzione che deve tutelare la propria comunità.

Ha detto la deputata Mara Carfagna, e come lei tante altre voci intervenute: «Rischiamo così una pericolosa induzione al silenzio di tutte quelle donne che hanno subito una violenza e hanno il timore di ripercussioni in caso di denuncia».

Ma dalla nota che l’assessora Merra ha diffuso emerge un altro profilo preoccupante nell’intera vicenda.  «L’assessore al ramo – dice Merra – è incaricato di traghettare il sistema in questa delicatissima fase di transizione, costituita da una serie di spinosi aspetti: un nuovo piano per l’organizzazione dei servizi, le gare, il vuoto lasciato sulle risorse, i servizi da garantire a fronte di una scadenza contrattuale già più volte prorogata dalla precedente amministrazione». E più avanti: «Le aziende che compongono il Cotrab sono tutte lucane, ad eccezione della Sita; a loro non sfuggono di certo gli sforzi e le sollecitazioni dell’assessore». Nell’intervista al tgr definisce il contesto della trattativa come un «conflitto delicatissimo sul trasporto».

Quello che traspare è una situazione in cui la pressione delle forze private rispetto al servizio di trasporto pubblico sembrano notevoli. Altrimenti sarebbe difficile spiegare il silenzio delle istituzioni locali coinvolte direttamente nella trattativa sul servizio, per il quale vengono assegnati fondi pubblici.

Giulio Ferrara è vicepresidente della Sezione Logistica e Trasporti di Confindustria Basilicata, per Sita Sud. E non può sfuggire che l’amministratore delegato di Sita Sud, cioè dell’unica azienda non lucana del Cotrab, quella che ne detiene una quota importante e che Ferrara rappresenta, sia Francesco Vinella, che è anche presidente nazionale dell’ANAV, cioè della sigla di Confindustria che siede ai tavoli ministeriali. Ecco, a tal proposito, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, il lucano Salvatore Margiotta, della vicenda che cosa pensa?