Storie di città dentro uno scatto di Instagram

Capita, a volte, di trovarsi al centro di una di quelle storie che vale la pena raccontare.

Capita di riscoprire – senza smettere di sorprendersi – che le persone costruiscano comunità, indipendentemente dalle etichette assegnate.

Infine capita di giocare con uno smartphone per raccontare quella storia e quella comunità: e finisce che basta uno scatto di Instagram per sostituire mille parole.

Giuseppe lo aveva detto qui, spiegando come Instagram fosse diventato uno strumento centrale nel racconto dei fatti: è stato dirompente l’impatto che l’applicazione ha avuto durante le recenti elezioni americane o, per esempio, nelle cronache dell’uragano Sandy. Ma questo cambiamento si verifica anche in contesti più piccoli, come quelli di una città di provincia.

A Potenza, ieri sera, in una di quelle enoteche dove finisci per sentirti sempre di casa, hanno provato a mettere insieme (e a far discutere) un po’ di gente. Il tema – il rapporto tra i due capoluoghi della Basilicata – negli ultimi tempi, da queste parti, aveva costruito una lunga scia di polemica.

Tutto era nato durante i giorni dello scontro politico e amministrativo a ridosso della soppressione della Provincia di Matera a mezzo decreto. Ai titolari del locale era venuta l’idea di convocare a Potenza – il capoluogo sopravvissuto – un po’ di materani doc, per dimostrare che gli steccati identitari sono spesso una costruzione di comodo, quasi architetture fuori moda: ci sono, ce le ritroviamo, ma non ci calzano poi così addosso.

Sarà stato il cibo, sarà stato il vino o, forse, l’atmosfera di casa, per una sera amministratori, imprenditori, giornalisti o semplici abitudinari del locale hanno costruito una bella occasione di confronto e partecipazione. Hanno costruito comunità – magari temporanea – e hanno disegnato una piccola storia di cronaca locale.

A me è capitato di poterla raccontare. E ancora una volta mi è capitato di poter racchiudere il senso di una vicenda lunga settimane in uno scatto instagrammato con lo smartphone. Lasciando, poi, che venisse condivisa e commentata.

La foto ritrae il sindaco di Potenza e Giuseppe, un materano trapiantato da anni in città. Dividono, per gioco, il pane di Matera, prodotto simbolo dell’economia della città dei Sassi. Ecco, in quello scatto convivono personaggi, simboli, contesto cittadino: fanno la cronaca – fermata in un momento – di una  storia locale e della sua comunità.

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